Spesso un allenamento eseguito con esercizi ripetitivi che richiedono sforzi per raggiungere gli obiettivi desiderati hanno come risultato quello di provocare dolori e tensioni. Non solo, se i traguardi sono ottenuti a fatica, si arriva a chiedersi se si hanno le qualità o se si ha abbastanza talento per quell’attività, sia essa atletica o artistica. In tutto questo ci si dimentica che è il cervello a dire ai muscoli che cosa fare, quindi conviene allenare il cervello. Quando infatti non si riesce a rafforzare nel modo desiderato determinati muscoli, è perché il cervello non è abbastanza connesso ad essi. La soluzione per creare le giuste connessioni è quella che viene chiamata mappatura del cervello e si ottiene attraverso una varietà di esperienze sensorimotorie che permette al cervello di creare le connessioni necessarie e i giusti modelli di movimento. Soltanto al raggiungimento di un corretto modello neuromuscolare è possibile aumentare la forza, la potenza, la velocità, la flessibilità senza inutili sforzi, rischio di lesioni e frustrazioni.
Anziché sforzarti prova a ridurre i movimenti, falli entro i tuoi limiti, lentamente, per poterti accorgere di cosa stai facendo, di come ti stai muovendo, nella connessione delle tue parti, in particolare percependo e visualizzando le connessioni e i movimenti fra i segmenti ossei. Porta attenzione alle sensazioni mentre compi l’azione. Forse non lo sapevi, ma nel momento in cui portiamo attenzione a ciò che sentiamo durante un movimento si crea un immediato aumento di connessioni associate alle aree del corpo che stiamo muovendo. Le strategie per portare consapevolezza attraverso il movimento attento sono tante e fanno parte di uno dei miei programmi speciali, SmartFitness.