Le parole formano un’immagine che a sua volta crea la nostra realtà e parlare di “glutei d’acciaio” è a mio parere fuorviante, perché l’acciaio è un materiale duro e rigido, mentre i glutei, come tutta la muscolatura, devono essere tonici ed elastici e attivarsi in modo funzionale e salutare. In particolare va ricordato che il grande gluteo (gluteus maximus) è l’antagonista dello psoas e quindi devono essere entrambi in un buon tono di base, così da attivarsi sinergicamente per un movimento libero e potente al tempo stesso.
Il grande gluteo è il muscolo più grande e il più forte del corpo. La sua attivazione supporta le nostre azioni quotidiane, dal camminare, al salire le scale, a sollevare pesi senza forzare e usurare la schiena (in particolare la zona lombare) e la sua tonicità ci aiuta a trovare una buona postura eretta, in cui il bacino poggia sulla testa del femore. Tutto questo, se anche lo psoas è tonico ed elastico, ma non contratto e questo è possibile quando il basso ventre è libero e respirante, come amo dire nei miei corsi.
Visto che gluteo e psoas sono “sposati” in quanto agonisti e antagonisti, la rigidità dell’uno incide sull’altro e a cascata questo inficia la salute del pavimento pelvico. Per quanto riguarda l’incidenza del gluteo sul pavimento pelvico, basti pensare che esso origina dall’osso iliaco, dalla regione del sacro e dal coccige, inserendosi sulla parte alta della coscia e quindi il suo ipertono causa una diminuzione della mobilità sacrale. Una rigidità sacrale interferisce con il diaframma pelvico, che a sua volta “tira” il coccige, trasmettendo tensione fino alla base cranica. Senza contare la limitazione nella respirazione, di fondamentale importanza proprio per il benessere degli organi situati nell’addome e nella pelvi, ossia nella nostra “bolla viscerale”. Ancora una volta tutto ciò sottolinea l’inutilità, direi anche la pericolosità, di esercizi che non tengono conto dei collegamenti strutturali e funzionali del nostro corpo vitale.
Molte disfunzioni, a livello pelvico, di organi e posturali, nascono da modelli estetici fuorvianti rispetto alla salute e all’equilibrio del nostro organismo e, a mio parere, fuorvianti rispetto a una bellezza autentica in quanto dettati da immagini sociali costruite.
Un ultimo importante dettaglio: un buon funzionamento del grande gluteo dipende anche dall’uso dei piedi, sul cui funzionamento mi riprometto di scrivere un successivo articolo. Nel frattempo puoi guardare questo video, in cui ti mostro come la forza propulsiva del piede attiva il gluteo nella camminata.
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