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Feldenkrais e l’apprendimento spontaneo
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Il ritmo è vita

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Nel mondo Feldenkrais diciamo che “il movimento è vita” ed è vero: in assenza di movimento non c’è vita. Ma se ci addentriamo nel movimento vitale, possiamo scoprire altro, un po’ come aprire la porta del movimento per osservare che cosa lo rende soglia tra vita e cessazione di vita.

Come si muove un organismo vivente? Pulsando.

Che cosa caratterizza la pulsazione del vivente? Il ritmo.

Ed ecco che, stando “fermi”, cioè senza compiere azioni, scopriamo che il movimento ci attraversa ovunque, ininterrottamente, pulsando a ritmo di espansione e contrazione.

Quando ci “fermiamo” ci diamo quindi la possibilità di sentire e ascoltare il ritmo vitale, in una parola di accorgercene. Come il ritmo del respiro, ad esempio, che ci permette di osservare la relazione dinamica tra le parti che si allontanano e si avvicinano tra loro: sterno-colonna; scapole-colonna;  le arcate dentali superiore e inferiore; narici; pancia e petto…. e questo gioco di scoperta delle relazioni può continuare all’infinito. Quando lo faccio su me stessa, nasce la gratitudine per la vita che mi anima. Provate! Tutto l’ordinario diventa stra-ordinario.

E poi c’è il cuore, con il suo battito ritmato pum-pum, pum-pum, pum-pum… una musicalità a percussione che può trasformarsi in una danza, se solo ci mettiamo a battere i piedi o le mani allo stesso ritmo. Anche questo è da provare, usando i piedi che battono il tempo e aggiungendo poi le mani tra loro o su varie parti del corpo, producendo suoni nuovi e diversi, fino a lasciarsi andare a un movimento ritmico spontaneo che coinvolge l’intero corpo. In ascolto del nostro cuore durante la giornata, ci accorgiamo di come cambia il suo ritmo  in relazione a pensieri, emozioni, stati d’animo, azioni e funzioni.. quanta complessità, quanta sinergia, quanta verità su di noi ci rivela.

E poi ci sono tanti altri ritmi, molti dei quali non ci è dato sentire, ma coi quali possiamo sintonizzarci… Il movimento inteso come vita non è riferito soltanto ad azioni compiute intenzionalmente ed è in questa accezione che lo uso nel mio lavoro con il Metodo Feldenkrais: il movimento come intelligenza biologica del corpo, nel ritmo continuo di espansione e contrazione, di pulsazione.

E’ per questo che amo il Feldenkrais, perché mi ha offerto la chiave per indagare le capacità del mio corpo, al di là delle mie intenzioni, al di là del mio controllo mentale. C’è un sapere della Vita al quale possiamo affacciarci attraverso la conoscenza del nostro corpo, uscendo dalle immagini esterne, dalle idee, dai modelli imposti, per entrare con rispetto e senso di sacralità in un tempio ricco di tesori. C’è un ritmo vitale spontaneo che possiamo osservare, scoprire, percepire e poi “agire” nel movimento intenzionale. E da questo può nascere una danza, non la danza coreografata, o strutturata, o codificata, ma la danza degli elementi, la danza delle cellule, la danza degli organi, la danza del corpo tutt’uno, la danza spontanea che nasce dal ritmo interiore per manifestarsi nel ritmo del corpo.

L’obiettivo principale nelle mie lezioni è di facilitare alle persone questa percezione del corpo come unità, in quella che chiamo “plasmabilità” del corpo, in cui sentire la mobilità articolare, i collegamenti attraverso le leve delle ossa, la duttilità delle parti molli, dei tessuti e dei muscoli, in un respiro libero, lasciando che il movimento nasca da sé…

La vita odierna, nel suo apparente comfort (scale mobili, sedie, ascensori, veicoli, utensili elettrici ecc.) ostacola il senso del ritmo, mentre tutte le attività manuali e corporee hanno un proprio ritmo che stimola la vitalità. Vi suggerisco durante la giornata di ritagliarvi, quando potete, azioni che vi permettano di sentire il ritmo o, meglio, di compiere azioni quotidiane dandovi un ritmo. E’ più semplice di quanto si pensi: anche soltanto tagliare le verdure a mano con un ritmo, anziché con la fretta o la noia… meglio ancora con l’uso della voce a segnare il ritmo che più vi piace.

Se il ritmo è vita, senza ritmo la vita si spegne e il movimento si ferma.

Un movimento sano è un movimento che segue un ritmo!

Guarda le proposte di MovimentoSano e contattami per ricevere informazioni.

 

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