Moshe Feldenkrais, fondatore dell’omonimo Metodo di educazione neuromotoria, considerava la vita come un processo e in quanto tale indissolubilmente legata la movimento – nel respiro, nel pensiero, nel sentimento, nell’azione. Il movimento non è dunque concepito come un semplice atto fisico, ma come una modalità di concepirsi, sentirsi, relazionarsi, muoversi nella vita e nel mondo. Per questo egli lo scelse come porta per accedere alla globalità dell’essere umano. Non solo, egli lo scelse perché permette di accedere a questa globalità in modo concreto, individuale, immediato.