Per gestire ansia e stress

Lo stile di vita odierno, con le continue pressioni, le richieste e gli impegni su più fronti mettono a dura prova il sistema nervoso. Anche se quando si tratta di “lievi” elementi stressori, se sono continui danneggiano nel lungo termine la nostra salute, dopo averci succhiato energia, vitalità, entusiasmo e aver reso difficili pure le relazioni personali.

Conseguenze, queste, che diventano a loro volta ulteriori elementi di stress. Il Metodo Feldenkrais aiuta in questo senso, poiché calma il sistema nervoso e c’è chi lo definisce una “mindfulness in movimento”.

Non c’è dubbio che lo stato di presenza, ascolto e attenzione al movimento nel suo farsi, con un’osservazione neutra nel qui e ora, abbia gli effetti della mindfulness. I delicati stimoli neurosensoriali, il rallentamento dell’azione, l’attenzione al respiro, lo sguardo portato all’interno, il rispetto dei tempi del corpo portano a calmare la mente e il sistema nervoso, facilitando la gestione dello stress e dell’ansia. Inoltre portare l’attenzione al corpo sentendo i sostegni, come il suolo sotto i piedi, il contatto con la sedia o altre superfici, ha il potere di riconnetterci immediatamente alla realtà nel qui e ora nelle percezioni sensoriali. L’attenzione che il Feldenkrais porta allo scheletro, attraverso il tocco, le pressioni, le spinte,i collegamenti tra una parte ossea e l’altra, aiuta ulteriormente a darci un senso di sicurezza, sciogliendo le tensioni muscolari.

Come dimostrano i più recenti risultati della ricerca sul cervello, le esperienze vengono sempre radicate a livello cognitivo, emotivo e fisico contemporaneamente sotto forma di corrispondenti modelli di reazione (pensiero, emozione, corpo) e sono intrinsecamente legati (embodiment).

Pertanto, ogni tentativo successivo di migliorare la capacità umana di gestire e combattere lo stress mediante programmi di perfezionamento a livello cognitivo sarà inesorabilmente destinato a fallire, se non vengono contemporaneamente integrati i livelli emotivo e fisico.

Un procedimento rivelatosi particolarmente idoneo a tal fine – essendo già impiegato con successo nella pratica da oltre 10 anni – è il Metodo Feldenkrais. (Prof. Dr. Gerald Hüther, Neurobiologo e capo del reparto Neurobiologische Grundlagenforschung della clinica psichiatrica dell’Università di Gottinga).