Le ricerche degli ultimi decenni rivelano che il cervello è modificabile a qualsiasi età. Questa capacità si chiama plasticità e significa poter imparare in ogni fase della vita nuovi modi di agire, muoversi, pensare, con un effetto antiage in termini di vitalità, entusiasmo, energia, flessibilità fisica e mentale. Inoltre, per tutti i problemi legati alle ossa, sappiamo che il movimento fisico fa bene. Ma, affinché dia benefici, il movimento deve avere alcune particolari e indispensabili caratteristiche e qualità legate alla pressione ritmica e al dosaggio della forza, in grado di poter evocare ed entrare in risonanza con le modalità primarie di funzionamento del corpo nel campo gravitazionale, come camminare, correre, portare pesi e saltare, cioè con tutte quelle attività che sollecitano il corpo naturalmente a rinforzare le ossa. Non è sufficiente quindi ‘muoversi’ e ‘fare esercizio’ indiscriminatamente. Il movimento deve essere in grado di stimolare l’organismo dandogli un motivo ‘funzionale’ che attivi i processi naturali del rafforzamento osseo. Rafforzarelo scheletro significa acquisire forza e al tempo stesso leggerezza, perché i muscoli si decontraggono e si muovono con meno fatica. Sensazioni piacevoli che si irradiano allo stato d’animo e alla percezione di sé.